La Storia di Siena Probabilmente fondata dagli etruschi, Siena fu abitata dai galli senoni e quindi dai romani che le diedero il nome di Sena Iulia. La storia di Siena diviene poi fulgida nel Medioevo, quando la posizione strategica lungo le strade verso Roma ne favorirono la crescita economica, così come il suo sviluppo sull'altopiano toscano al riparo dalle orde barbariche. All'epoca la fama della città del Palio era comparabile a quella di Firenze, città con la quale non mancarono peraltro le guerre motivate dai confini geografici e dal prestigio. Il Medioevo non è però da ricordare come un'età aurea solo per le ricchezze accumulate dai senesi, i quali si diedero anche istituzioni politiche particolarmente moderne per l'epoca. Dopo il governo dei conti e dei vescovi, Siena si proclamò, infatti, Repubblica nel 1125 e della sua guida venne incaricato un console. La sua storia prosegue con l'eterno conflitto tra la famiglia guelfa dei Tolomei e quella ghibellina dei Salimbeni, lotta comune a molte città italiane, sebbene Siena si distingui per originali esperienze politiche ed in particolare per il Governo dei Nove, in carica tra il 1287 e il 1355. Tale periodo è ricordato come uno dei più luminosi della storia di Siena, in ragione della costruzione di capolavori architettonici come il Palazzo Pubblico di Piazza del Campo, che divenne la sede del governo, e dell'emergere della Scuola Senese, la quale vanta esponenti illustri come Duccio di Buoninsegna, Simone Martini e Ambrogio Lorenzetti. Complice la peste e la carestia di metà Trecento l'idillio tra i governanti ed il popolo si affievolì, così come il prestigio della città che venne concessa all'Imperatore Carlo V, con la pace di Cateau Cambresis, e da egli ceduta a Cosimo I granduca di Toscana.
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